Con un primo incontro molto partecipato, dal titolo “Kick-off (calcio d’inizio n.d.r.) verso la costruzione di un’idea di città condivisa con Amministrazione, Enti Pubblici e Associazioni”, è stata presentata ufficialmente agli stakeholder del territorio la strategia del percorso per costruire il progetto urbano strategico che l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme realizzerà in collaborazione con l’Università di Parma.
«Oggi siamo qui per tracciare insieme le linee di un progetto ambizioso: immaginare e costruire il futuro della nostra città – ha spiegato la sindaca Francesca Marchetti in apertura dell’incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala del Teatro Comunale Cassero sold-out per la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, dei professionisti, del tessuto economico e delle principali realtà associative del territorio e degli studenti dell’Università di Parma coinvolti nel progetto -. Un futuro in grado di integrare sogni e bisogni nuovi delle persone, immaginando anche un futuro diverso da quello che abbiamo ereditato, ma con l’obiettivo di realizzare quella visione di città che abbiamo descritto nelle nostre linee di mandato, una città sempre più incentrata sulle persone e sulle relazioni. Siamo di fronte a sfide importanti, dettate dai rapidi cambiamenti climatici, dalle trasformazioni tecnologiche e sociali, dalla necessità di rigenerare spazi e relazioni urbane che rendano le nostre comunità più resilienti, coese, sostenibili e inclusive. Ma sono proprio queste sfide che ci offrono un’occasione unica: possiamo trasformarle in opportunità per trovare soluzioni nuove, migliorare e innovare. Con questo spirito, appena insediati, abbiamo pensato fosse sfidante e affascinante che Castello diventasse luogo di ricerca, oggetto di studio per confrontarci con voci nuove, capaci di offrirci anche chiavi di lettura fuori dagli schemi, interdisciplinari».
Direttore del progetto, che avrà la durata di oltre un anno, è il professor Dario Costi, che si occupa da anni di Progettazione Urbana Strategica e Rigenerazione Urbana presso la facoltà di Architettura dell’ateneo parmense. «Sono convinta – ha sottolineato la sindaca - che la sua esperienza e quella dei suoi collaboratori, insieme all’entusiasmo, l’energia e l’ambizione dei loro studenti, gli architetti di domani, siano risorse preziose per interpretare le sfide che abbiamo davanti e per ripensare i nostri spazi, le loro interconnessioni. Come amministrazione, abbiamo deciso di sottoscrivere una convenzione con la sua università, perché crediamo profondamente che il futuro della città non possa essere immaginato e progettato se non attraverso la ricerca, lo studio, il sapere, lo scambio che inevitabilmente fa emergere idee diverse, prospettive nuove, metodologie che sappiano intrecciare conoscenza accademica e pragmatismo locale. Invitiamo il professor Costi e il suo team non solo a lavorare con noi, ma soprattutto a studiarci: per farci vedere le cose da angolazioni diverse, a sfidare le nostre abitudini, e a proporre visioni che sappiano guardare oltre l’orizzonte. In queste riflessioni abbiamo fin da subito coinvolto la nostra struttura tecnica comunale. Ringrazio in particolare l’architetto Angelo Premi e l’architetta Manuela Mega, che hanno condiviso fin da subito questa nostra idea, segno straordinario che nelle pubbliche amministrazioni ci sono di professionisti che si mettono in gioco, con curiosità e desiderio di arricchire in uno scambio reciproco anche le proprie competenze».
Dopo gli interventi della sindaca e del vice sindaco Giacomo Fantazzini, che in qualità di assessore ai lavori pubblici ha parlato dei lavori in cantiere o in partenza, la parola è passata al professor Costi che ha spiegato in che cosa consiste la progettazione urbana strategica e la riqualificazione urbana. Una progettazione in cui sono circa 140 gli studenti universitari coinvolti, con diversi step e tempistiche che fanno parte del loro percorso accademico. Ognuno di loro sta curando una parte della mappatura di Castel San Pietro Terme, Osteria Grande e Varignana, con particolare attenzione ai punti messi in rilievo dall’Amministrazione, sui quali proporre soluzioni di rigenerazione urbana. A fine febbraio si terrà a Parma un workshop con discussione pubblica al quale parteciperà l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme. A giugno i ragazzi concluderanno il progetto presentando i risultati all’Amministrazione castellana e a luglio sosterranno l’esame finale in piazza XX Settembre, dove esporranno il grande plastico che stanno realizzando e saranno a disposizione della cittadinanza per spiegare il loro lavoro.
«Abbiamo iniziato un bellissimo percorso di progetto urbano strategico per la città di Castel San Pietro Terme – ha dichiarato il prof. Costi -. La giornata inaugurale è stata veramente emozionante, con una partecipazione molto ampia, il teatro della città pieno di stakeholder e operatori che sono intervenuti sull’idea di migliorare la città e trasformarla in uno standard delle migliori città europee. Iniziamo a lavorare oggi con i nostri studenti, collaboratori e ricercatori dell’università per sviluppare un progetto collettivo e condiviso per la Castello del futuro».
L’incontro al Cassero è proseguito con gli architetti Angelo Premi, dirigente comunale, e Manuela Mega, referente dell’urbanistica e del PUG - Piano urbanistico generale, che hanno presentato il lavoro che quotidianamente l’ufficio tecnico sta facendo sulla città e il suo futuro e hanno spiegato come il livello del PUG richieda una messa a terra attraverso uno strumento di lavoro intermedio di tipo non normativo ma progettuale.
Sono poi intervenuti Andrea Fanfoni ed Emanuele Ortolan, dottorandi di UNIPR, che hanno presentato uno schema preliminare di lavoro partendo da quei nodi che l’amministrazione ha indicato come importanti da affrontare per garantire il futuro a Castello e a Osteria Grande, sui quali è aperta la discussione. Ha coadiuvato i dottorandi nella descrizione delle aree di lavoro l’architetto Andrea Bertolini, che conosce Costi da diversi anni, poiché ha già lavorato con lui su altre realtà, e ha partecipato alla conoscenza fisica del territorio per preparare la prima giornata di ascolto reciproco.
«Questa giornata rappresenta un momento fondamentale per dare valore a questa alleanza con l’università, ma soprattutto per dare spazio all'altro ingrediente fondamentale di questo percorso che è la partecipazione, perché crediamo nella partecipazione come metodo. A questa giornata seguiranno altri incontri con la città a seconda delle aree che prenderemo in esame. Ognuno come rappresentante di istituzioni, associazioni, imprese, realtà culturali e sociali, contribuisce ad arricchire questa discussione con il proprio sguardo sulla città. Le idee, le esperienze, le suggestioni di ognuno contribuiranno ad essere uno stimolo importante – ha affermato in conclusione la sindaca Marchetti -. La conoscenza è per me l’unica chiave per fare la differenza. Oggi è il nostro calcio d’inizio. Ritrovarci insieme non significa solo progettare spazi, infrastrutture e servizi. Significa costruire relazioni, l’architettura delle relazioni. Connettere i luoghi della città e riattivarli significa riattivare relazioni e costruire una comunità più forte. Questo è l’obiettivo di Castello 2030».