Nella mattinata di martedì 12 novembre, in occasione della “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” istituita nel 2009 nella ricorrenza della strage di Nassiriya (1), l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme ha partecipato alla cerimonia che si è tenuta al Cimitero di Varignana, dove riposa il Maresciallo Giuseppe Cavagnero (2), Medaglia d’Argento al Valor Civile, al quale è intitolata la sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) di Castel San Pietro Terme.
Insieme ai familiari del Maresciallo Cavagnero - la figlia Anna e i nipoti - e al cappellano militare della Legione Carabinieri Emilia Romagna don Giuseppe Grigolon, alla cerimonia erano presenti rappresentanti della Compagnia Carabinieri di Imola, della Stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme, della sezione castellana dell’A.N.C., del Gruppo Alpini, dell’Amministrazione comunale e della Polizia Locale con il gonfalone del Comune. Inoltre ha partecipato il trombettiere del Corpo Bandistico Città di Castel San Pietro Terme che ha suonato il “Silenzio”.
(1) La “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” è stata istituita con la Legge 12 novembre 2009 n.162, in concomitanza dell’anniversario dell’attentato di Nassiriya. Nell’attentato alla base Maestrale a Nassirya, in Iraq, il 12 marzo 2003, morirono 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili (un cooperatore internazionale e un regista).
(2) Il Maresciallo Giuseppe Cavagnero, nel 1956, partito volontario per la Somalia, fu assegnato alla Tenenza di Mogadiscio per garantire, con il contingente dell’Arma, l’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia (A.F.I.S.) con una missione di pace ratificata dall’Assemblea dell’Onu.
Il 22 marzo 1959, mentre si trovava libero dal servizio sulla spiaggia della capitale somala insieme alla moglie e ai figli, morì tragicamente nel tentativo di salvare la vita ad un commilitone che stava affogando. Per l’eroico gesto venne insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile “alla memoria”, con la seguente motivazione: "Incurante del gravissimo rischio, si lanciava in soccorso di un Sottufficiale, in procinto di essere travolto da forti ondate e da imprevista corrente. Nel generoso tentativo perdeva la vita, vittima del suo nobile e coraggioso altruismo. Mogadiscio, 22 marzo 1959".