Ci si può immergere in un'autentica esplosione di luci e colori alla mostra “La libertà dell'immaginazione” del Maestro Enrico Visani, curata da Gianluca Ramini e inaugurata venerdì 8 nella Sala comunale di Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme alla presenza dell'artista, di Fabrizio Dondi dell'assessore alla Cultura del Comune di Castel San Pietro Terme e del giornalista Giorgio Tonelli.
Luci e colori che, come afferma lo stesso Tonelli nel presentare la mostra, «richiamano all'estroversione, all'ottimismo e alla speranza» e caratterizzano la pittura del Maestro Visani «tranne che nelle sue ultimissime opere dai colori più tenui».
Nel suo percorso artistico, Enrico Visani, bolognese di origini toscane, pittore informale con un passato figurativo, «ha conosciuto, fra gli altri – prosegue Tonelli -, Maestri come Saetti, De Chirico, Manzù, Guttuso, Borgonzoni, Annigoni, Conti e tanti altri, ed ha lungamente frequentato Luciano Minguzzi (…). Ha esposto non solo in Italia ma anche in Olanda, Argentina, Cile e soprattutto in Grecia (…). La sua pittura subisce quasi una svolta dalla conoscenza dell'opera di Francis Bacon e di Xanti Schawinsky, uno degli ultimi esponenti della Bauhaus, e soprattutto dall'incontro con l'astrattismo di Afro, dagli accostamenti cromatici pieni di energia che lo portano a sciogliere in macchie dal colore intenso, le forme rigide e geometriche che ancora derivavano dal cubismo di Picasso e Braque. Non meno importanti per Visani sono le rielaborazioni, le suggestioni espressioniste e informali di Willem De Kooning».
«A questa stagione – sottolinea Tonelli - fanno riferimento la maggior parte delle opere esposte alla Galleria d'Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme, come il Visani paesaggista di “Appennino” (1972), dove dilagano chiazze sbavate di ocre e verdi accanto a segni sfilacciati più oscuri, mentre ai margini il 'non finito' rende più precaria la lettura, o il Visani di “Apocalisse” (1979-80), che evoca l'alchimia cromatica di Olidon Redon. Di altro genere il ciclo pittorico dedicato alle api, un naturalismo espressionista che allude al sociale. “Se l'uomo le imitasse un po' di più, avrebbe imparato il senso della democrazia, dell'onesta e della collaborazione”, ama ripetere Visani citando il premio Nobel Maurice Maeterlinck».
La mostra, che si tiene con il patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme, è aperta fino a domenica 17 negli orari: dal lunedì al venerdì 16-19, sabato e domenica 9-12 e 15-19 (ingresso libero).
Info: Comune di Castel San Pietro Terme - Ufficio Turismo e Cultura 051 6454112 - 159 – 150 - sito www.cspietro.it e pagina facebook del Comune di Castel San Pietro Terme www.facebook.com/cspietro/ (clicca “mi piace” per seguire le iniziative).