Da sabato 15 marzo alle ore 17,30 sarà visibile la mostra “Lamiere” dell’artista Bruno De Angelis, allestita allo Studio d’Arte FC del Centro Boschi-Cermasi (via Tanari 1445/B), curata da Anna Boschi e Sandro Malossini, e patrocinata da Comune e Pro Loco di Castel San Pietro Terme.
La mostra, che presenta “attimi, frammenti di vita amorosa, emozioni in sintesi di sagome, in lamiera, tra spigoli ed ombre”, avrà un’apertura straordinaria domenica 16 marzo dalle ore 16 alle 18 e poi si potrà visitare fino al 13 aprile dal martedì al venerdì ore 17,30-19,30; e il sabato su appuntamento telefonando al 339 3820387 (lunedì chiusa).
L’Assessore alla Cultura, Claudio Carboni, ha sottolineato l’importanza di questi eventi per la città:
«Ospitare mostre come questa significa arricchire il panorama culturale della nostra comunità e offrire occasioni di riflessione e confronto attraverso il linguaggio dell’arte. Castel San Pietro Terme si conferma una città attenta alla cultura e aperta alle sperimentazioni artistiche, valorizzando il talento e la ricerca espressiva di artisti di grande sensibilità come Bruno De Angelis. Un sentito ringraziamento va ad Anna Boschi per aver ospitato la mostra presso i suoi bellissimi locali, contribuendo con passione e dedizione alla diffusione dell’arte e della cultura nel nostro territorio».
Bruno De Angelis è nato a Ripatransone (A.P.) nel 1953. Ha studiato presso il Liceo Artistico di Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Bologna. Ha insegnato discipline pittoriche al Liceo Artistico e all’Istituto d’Arte di Bologna dal 1972 al 2015. Vive e lavora a Bologna. Inizia ad esporre nella prima metà degli anni Settanta partecipando ad alcune mostre collettive di carattere nazionale. All’inizio degli anni Ottanta allestisce le prime mostre personali, tra le quali a Milano alla Galleria il Luogo di Gauss, a Genova alla Galleria Unimedia e a Ginevra nella Galleria Andata/Ritorno. Negli anni Duemila si rinnova la sua presenza nel mondo dell’arte presentando una nuova serie di lavori, pitture e sculture in mostre personali: a Vignola negli spazi de Il Salotto di L. A. Muratori; a Ferrara alla Galleria del Carbone; a Ravenna allo Spazio Espositivo Pallavicini 22 Art Gallery e in alcune esposizioni collettive. Nell’anno 2019 tiene una mostra dal carattere retrospettivo a Marina di Ravenna alla Galleria FaroArte e nel 2022, presso la sede dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, viene allestita una sua grande mostra personale con opere dal 2018 al 2022.

«Acciaio, sughero, poliuretano, cartone, bitume, aniline, legno sono i vari materiali che costruiscono il mio lavoro di luoghi e figure – spiega Bruno De Angelis -. In lamiera sono alcune delle mie opere dal 2019. Le figure umane, stilizzate in angoli e curve, raccontano di coppie nella loro unione: attimi, frammenti di vita amorosa, emozioni in sintesi di sagome, in lamiera, tra spigoli ed ombre. Già un lontano sguardo mi portò negli Anni Ottanta a vedere nell’etrusco Sarcofago degli Sposi la presenza del passato, evocata più volte nelle mie opere dal suggestivo richiamo archeologico. Quell’urna che rappresenta una felice coppia di coniugi distesi sul kline ha fatto sì che ne immaginassi la relazione in vita sino ad assurgerla come metafora pop della nostra in sembianze metafisiche. Taglienti sono le relazioni amorose e la luce rifratta dalle lucenti lamiere le rendono un’illusione». Testo di Pierluca Nardoni in catalogo.