Nelle scorse settimane è stata firmata una Convenzione tra il Comune di Castel San Pietro Terme e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara per l'uso di uno spazio sito nei locali della scuola primaria Sassatelli al fine della conservazione, catalogazione e studio dei reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale.
«L'accordo è frutto di un lavoro che viene da lontano e che intende innanzitutto mettere ordine fra quanto trovato sul territorio nel corso delle campagne di scavo condotte negli ultimi decenni - fa sapere l'assessore alla Cultura Fabrizio Dondi, che ha seguito la pratica -. Costituisce inoltre una forma innovativa di promozione dell'attività archeologica fra enti pubblici, che in futuro potrebbe costituire un modello anche per altre amministrazioni. Si tratta di un obiettivo perseguito da tempo e che si è concretizzato grazie al lavoro dell'assessorato alla Cultura e della Soprintendenza di Bologna, nelle persone delle dottoresse Ambrosini e Poli. La scuola ha dato la sua disponibilità rispetto a uno spazio già in parte attrezzato per questo tipo di attività e ritenuto idoneo dalla Soprintendenza. Un ringraziamento speciale va anche ai volontari del Gruppo Valorizzazione dei Beni ambientali e culturali della Valle del Sillaro per aver collaborato per tanti anni alla ricerca nel territorio dei siti e dei reperti archeologici, nonché alla curatela di diverse pubblicazioni sulla storia di Castel San Pietro».
Nel sito finiranno tutti i reperti scavati sul territorio, oltre a quelli che saranno oggetto di future campagne di scavo. Lì verranno catalogati e studiati da esperti incaricati dalla Soprintendenza. L'accordo prevede inoltre la possibilità per gli alunni della Scuola primaria Sassatelli di visionare e seguire percorsi di illustrazione e conoscenza dell'archeologia. «Su richiesta del Consiglio di circolo della Direzione didattica, la Soprintendenza ha dato la propria disponibilità all'attivazione di percorsi didattici formativi rivolti agli studenti della scuola - precisa l'assessore Dondi - Un'opportunità che risulterà di sicuro interesse per i nostri giovani scolari, che impareranno presto ad amare la storia della loro città».
Un'altra clausola dell'accordo prevede l'impegno alla valorizzazione del materiale progressivamente catalogato e studiato. «Questa parte della convenzione è prodromica alla realizzazione di uno spazio aperto al pubblico in cui mostrare i reperti più significativi, ovvero alla realizzazione del museo archeologico di Castel San Pietro Terme».