Via libera dei Consigli Comunali alla Comunità Energetica di Castel San Pietro e Casalfiumanese

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La nuova CER ha l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici o sociali ai suoi membri promuovendo l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile e la riduzione dei costi energetici.

Data:

24 maggio 2024

Via libera dei Consigli Comunali alla Comunità Energetica di Castel San Pietro e Casalfiumanese
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Il Consiglio Comunale di Castel San Pietro Terme - nella seduta di mercoledì 22 maggio - e quello di Casalfiumanese - nella seduta di giovedì 23 maggio - hanno approvato con provvedimento urgente e improrogabile la costituzione della comunità energetica rinnovabile (CER)  “In.Comune” e il relativo statuto. Si tratta della prima CER pubblica che nasce nel territorio del Nuovo Circondario Imolese e di una delle prime in Emilia Romagna. 

Come stabilisce la Direttiva dell'Unione Europea 2018/2001 sulle energie rinnovabili, la Comunità di energia rinnovabile è un’aggregazione di autorità locali, cittadini, piccole medie imprese che si uniscono per produrre e condividere l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, portando vantaggi economici, ambientali e sociali ai singoli e alla comunità.

Come riporta la delibera, la neonata CER “In.Comune” «intende perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante l’esercizio, in via esclusiva o principale, delle attività di interesse generale, ovvero di interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni e all'utilizzazione accorta e razionale dell'ambiente e delle risorse naturali, con esclusione dell'attività di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi; fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali in cui opera, promuovendo l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile e la riduzione dei costi energetici». Inoltre si propone come progetto pilota, utile ad acquisire un adeguato livello di know-how da estendere all’intera comunità e al territorio nel suo complesso. Una scelta quindi che guarda al futuro, a una maggiore sostenibilità, con uno strumento concreto per combattere la povertà energetica. 

Come modello organizzativo, i due Comuni fondatori hanno scelto quello della “fondazione di partecipazione”, poiché risulta il più efficace e funzionale agli obiettivi delle Amministrazioni. Lo statuto precisa che la fondazione ha «l’obiettivo principale di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali in cui opera, promuovendo l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile e la riduzione dei costi energetici». A questa fondazione viene affidata, attraverso il coinvolgimento di stakeholder pubblici e privati, l’organizzazione non solo della condivisione dell’energia elettrica rinnovabile prodotta dalle unità di produzione da essa stessa detenute (oppure nella sua disponibilità e sotto il suo controllo), bensì di tutte le attività strumentali, accessorie e connesse ritenute necessarie per conseguire i propri obiettivi. Il fondo di dotazione iniziale è pari a 50mila euro, ed è assicurato tramite un conferimento iniziale di 48.600 euro da parte del Comune di Castel San Pietro Terme e 1.400 euro da parte di quello di Casalfiumanese. Una volta costituita, la fondazione potrà partecipare a bandi e finanziamenti come quello appena pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna.

Tenendo conto dei tempi delle imminenti elezioni amministrative, l’urgenza del provvedimento deriva dal fatto che il Comune di Castel San Pietro Terme aveva partecipato al Bando della Regione Emilia-Romagna per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili PR-FESR 2021-2027 con un progetto risultato idoneo a beneficiare di un contributo di 50mila euro, destinato a coprire i costi per la predisposizione degli studi di fattibilità e per la costituzione della Comunità Energetica, ma per poter concludere l’iter della richiesta di contributo entro la scadenza prevista del 12 luglio 2024, occorre che la comunità energetica sia già costituita.

Ultimo aggiornamento: 28/05/2024, 10:57

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